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sabato 21 settembre 2013

Fare un bel mestiere allunga la vita... é scientifico!

Posto qui la segnalazione di un bell'articolo che ho letto sul Corriere:


LA CONFERENZA MONDIALE DI VENEZIA SUL FUTURO DELLA SCIENZA

Le regole per lo stress «buono» che allunga la vita delle cellule

Studi Usa: la fatica è salutare se si crede in quel che si fa



VENEZIA - Stress positivo e stress negativo. Non solo geni, non solo organi e cellule, ma anche mente e psiche. Le espressioni del cervello non solo in chiave biologica. Tutti elementi che, interagendo, giocano un ruolo fondamentale nella ricerca dei segreti della longevità. In realtà ancora ignoti, come se una nebbia avvolgesse gli scienziati alla ricerca dell'elisir di lunga vita. I numeri uno tra questi esploratori si sono confrontati a Venezia dove è in corso la nona Conferenza mondiale «The Future of Science», tradizionale appuntamento organizzato dalla Fondazione Umberto Veronesi, la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Silvio Tronchetti Provera. Ogni anno cambia il tema, i «Segreti della longevità» è quello dell'edizione 2013. Sala Arazzi della Fondazione Cini, isola di San Giorgio Maggiore, ventisette relatori tra ricercatori biomolecolari, biologi, psicologi, neuroscienziati, antropologi, evoluzionisti, nutrizionisti, sociologi, demografi, economisti. Tanti giovani presenti, forse coinvolti dal tema di scoprire come restare giovani anche quando l'anagrafe dirà il contrario.

La conclusione dell'articolo ci dice dunque quello che dobbiamo fare:

Giovanni Scapagnini, università del Molise e ricercatore in campo neurologico, conferma: «Non c'è nulla di più misterioso, e anche di più affascinante, di ciò che il cervello e le sue espressioni non misurabili (stress positivi, amore, interessi cognitivi, ira e odio in negativo) riesce a fare sul corpo». Segreti di longevità: geni, restrizione calorica (mangiare meno), vivere positivo, niente proteine animali (o poche, e limitate a ciò che la natura dona - ed è molto - senza uccidere animali), attività fisica (ma non agonistica e stressante). E amore in tutto ciò che si fa, dal lavoro a te stesso e a ciò che si mangia.



Insomma, quello che cerco di fare io. Scrivere e creare una cosa tutta propria, come può essere un racconto, o un libro, è estremamente gratificante e può aiutare molti a mettersi in pace con un lavoro fastidioso, colleghi antipatici o doveri troppo pressanti. Se é vero, come molti mi dicono, che scrivendo tante belle storie di Topolino ho regalato a molti qualche attimo di tranquillità e divertimento (e pure io mi sono molto divertito) adesso voglio continuare, con i miei corsi di scrittura e autopubblicazione, a fornire la possibilità ad altri di trovarci quello che ci ho trovato io.
Certamente molta soddisfazione e, spero, anche una lunga vita.






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