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martedì 28 febbraio 2012

Storie e Curiosità: Le miniere del domani

Su corriere.it di ieri è uscito un articolo a firma di elena Comelli dove si spiega come in Germania si stia pensando di scavare le vecchie discariche per recuperare i materiali riciclabili là sepolti trasformandole, di fatto, da luoghi malsani  in vere e proprie miniere del domani.
Nelle discariche infatti sono accumulati moltissimi materiali che oggi sarebbero perfettamente riciclabili: vetro, metallo, stracci, carta, plastica... in tutta Europa, insomma, ci si convince sempre di più che non solo riciclare sia un bene per l'ambiente, ma anche un grande affare per chi ci si applica. Sembra infatti che, pur in questi tempi di crisi, l'industria del riciclaggio sia l'unica che continua a crescere con percentuali di due zeri.





Niente di nuovo. E' incredibile come i cosiddetti tecnici ed esperti continuino ad inventare l'acqua calda
(per esempio  è di questi giorni la formidabile intuizione che se si pagano di più i professori, l'apprendimento degli alunni ne guadagna; o che se si sfruttano i cinquantenni, ricchi di esperienza ma meno arrivisti e aggressivi, le imprese ne hanno grossi benefici. Strano, vero?)

Comunque, per tornare ai rifiuti, già nel lontano 1983 queste cose erano talmente ovvie e ragionevoli da venire in mente anche a me, che ci ho scritto una storia per Topolino, pubblicata sul n. 1443 del 24 luglio 1983 e disegnata dal grande Giorgio Cavazzano.
Eccone qui di seguito le pagine cruciali (cliccate sulle immagini per ingrandirle).



Paperone è disperato perchè nelle sue miniere i suoi minatori devono scavare a profondità sempre maggiori a causa dell'esaurirsi dei filoni. Questo ovviamente aumenta i costi a dismisura.

I nipotini decidono di distrarlo un po' portandolo in gita. Arrivati in un campo di periferia i nipotini si dedicano al loro hobby che consiste nel cercare metalli e vecchi cimeli con un metal-detector. Paperone assiste e si complimenta con loro, sperando di trovare qualche vecchio nichelino. Ma ecco che da sottoterra emergono indizi della presenza di metalli, gomma, vetro e altre sostanze (ovviamente siamo in un fumetto e il metal-detector è, per così dire, pluripotente).
Paperone è sbalordito ma il suo sbalordimento si tramuta in senso degli affari quando i paperi capiscono di trovarsi sopra una vecchia discarica dimenticata.
Capiscono, e ovviamente Paperone lo capisce per primo,  che lì sotto c'è un vero tesoro da sfruttare...






Siete curiosi di come va a finire? Lo immaginavo.
Inizialmente l'affare sembra promettente perche Paperone si affida alle cure di un esperto per costruire l'impianto di riciclaggio. Le varie componenti dei rifiuti, infatti, vanno separate accuratamente perchè la cosa funzioni e sia economicamente sostenibile.
Ma Rockerduck, il finanziere rivale di Paperone,  rapisce l'esperto di Paperone, sostituendolo con il suo segretario abilmente travestito.
Questi , modificando i disegni costruttivi originali, fa costruire a Paperone un impianto di riciclaggio molto più costoso del previsto che rende l'impresa assolutamente antieconomica.
Mentre Paperone si dispera, arriva una telefonata di Rockerduck (ovviamente d'accordo con il suo segretario). Rockerduck fa la commedia e supplica Paperone di farlo entrare nell'affare del riciclaggio.
Rendendosi conto che l'avversario non sa ancora nulla di come stanno le cose, Paperone gli vende tutti i brevetti e l'impianto, accontentandosi di pochi milioni pur di sbolognarlo. 
Paperone è convinto di aver gabbato il rivale, mentre sembra proprio che sia stato Rockercuk a gabbare lui.
Poco dopo, infatti, firmati i contratti, Rockerduck svela la verità a Paperone che, vedendo il finto esperto togliersi il travestimento, capisce che tutto è stato architettato per soffiargli l'idea.
Rockerduck dunque comincia a riciclare con l'impianto giusto facendo all'inizio milioni di dollari grazie al riciclo che gli consente di costruire nuovi prodotti a costi minori. 
Ma durante un litigio con Paperone gli scappa detto che tutti i prodotti che vende sono appunto costruiti con i pezzi recuperati dai rifiuti.
La cosa viene sentita da un giornalista che la pubblica con grande risalto.
I paperopolesi sono sbalorditi: ma come? La mia auto è costruita con il ferro recuperato? Io l'avevo buttata via per niente! E il mio vecchio divano è ridiventato una nuova poltrona che adesso devo ricomprare per migliaia di dollari? Non è giusto! Se i miei rifiuti hanno così tanto valore li rivoglio, o almeno Rockerduck deve pagarmeli come si deve.
Così ecco che tutti i paperopolesi fanno la coda per riavere da Rockerduck i loro rifiuti o, in alternativa, il giusto valore. Così l'affare per Rockerduck non si rivela proprio vantaggioso, anzi è un vero e proprio fallimento e Paperone, una volta di più, può ridere alle spalle del rivale e sospirare per lo scampato pericolo.

Giorgio Pezzin



sabato 25 febbraio 2012

Risorse per Autori: Gif Animate

Avete presente i ritratti animati alla Harry Potter? O quei libri all'interno dei quali ci sono le figure che si muovono? Un'idea molto suggestiva. Ebbene, in questo sito un fotografo americano ha inserito decine di queste animazioni realizzate con una tecnica davvero perfetta.
A me piacciono soprattutto queste (chiccate sulle immagini per vederne il movimento)

















Dove si vede un lavoro veramente eccezionale fatto con Photoshop, credo, a meno che non ci sia qualche altro mezzo a me sconosciuto per selezionare  la porzione di foto che si muove ed effettuare il montaggio. Se qualcuno conosce la tecnica in dettaglio sarebbe bello la descrivesse per bene.








venerdì 24 febbraio 2012

Disegno 1

Okay, a me sarebbe piaciuto anche disegnare. Rovistando tra i miei files ho trovato un disegnino in Flash che avevo fatto nel pensare ad una serie di avventure che avessero come protagoniste delle donnine allegre e sexy. Eccolo qua, ispirato alla famosa moglie di Roger Rabbit. Magari sarebbe un'idea da riprendere... e allora finalmente sarei un autore completo nel senso di scrittore e sceneggiatore tutto in uno.


Può darsi che cose del genere popolino un giorno Comics Bay che è, anche, un luogo per esperimenti di ogni tipo.
E a chi potrebbe obiettare che il corpo della donna sembra essere usato per ogni sorta di promozione, rispondo che a me le donne piacciono, le ammiro e le considero superiori agli uomini... anche (e non solo) per la loro bellezza e per l'armonia del loro corpo. Non per niente per millenni l'Arte (notare la A maiuscola) ha avuto la donna come modello e nessuno ha avuto niente da dire.
Se poi le donne volessero fare lo stesso con il corpo dell'uomo, dico fin d'ora che io non mi offenderei.

mercoledì 22 febbraio 2012

Fumetto di domani?

Un amico mi segnala una applicazione dell'AppStore che porta un'altra pietra sull'edificio del fumetto del futuro. Qui potete vedere una bella presentazione.


Io ho comprato la App che non costa poco  (7,99 dollari) circa 5,90 euro, ma che sicuramente è molto suggestiva e ha richiesto un grande lavoro.
Purtroppo è questo il problema: oltre al disegno e alla sceneggiatura, tipici di una storia tradizionale, occorre aggiungere il grande lavoro del programmatore che deve ben miscelare il tutto in un prodotto che è quasi un film da sfogliare.
In effetti si può tornare indietro in qualsiasi momento per rivedere un effetto, un'animazione o una sequenza. Come avevo fatto io ormai dieci anni fa con i miei fumetti animati in flash che però avevano il problema di imporre, in un certo senso, la cadenza di lettura al lettore, togliendogli un po' della sua libertà.
Qui l'effetto è minore, ma comunque presente.
Alla fine, comunque,  il risultato è interessante anche se, a mio avviso, una eccessiva interazione disturba la lettura vera e propria. Come nei film attuali, gli effetti speciali rischiano di vanificare un bel racconto che, per essere apprezzato, ha bisogno anche di calma e contemplazione.
Però la strada è questa e non possiamo che fare i migliori auguri agli autori cercando di imparare dalle loro esperienze.

Risorse per disegnatori

Girovagando per la rete ho trovato due bellissimi siti che raccolgono una serie di immagini utilissime a tutti quelli che si occupano di fumetti e di illustrazione. Si tratta di disegni di navi spaziali e di robot.
Ci sono decine di immagini belle come questa di un robot proveniente da http://conceptrobots.blogspot.com/



o come questa di una astronave proveniente da http://conceptships.blogspot.com/



o come questa




raccolte da vari siti di illustratori o editori che mettono in rete i loro lavori. Non c'è dubbio che si tratti di una vera miniera per gli appassionati del settore e anche di tutti quelli che, come me, hanno bisogno di ispirazione e guida per il loro lavoro.

Ultim'ora: Una volta il sito aveva anche molte pagine precedenti che però adesso sono state cancellate per obbligare i visitatori a farsi vivi più spesso per leggere gli aggiornamenti.
Birbanti! Una volta era molto più ricco, ma comunque vale la pena di tenerlo d'occhio.






lunedì 20 febbraio 2012

Cose Preziose: La lettera di Totti alla fidanzata

Approfitto del Blog come luogo di raccolta di tante cosucce divertenti e degne di remember.
Comincio con la "Lettera di Francesco Totti alla fidanzata" che gira sul web ma che avevo ricevuto per posta elettronica anch'io, anni fa.
Per un soggettista-sceneggiatore queste sono Cose Preziose:




Carissima,

t'ho vista ieri ner mentre che scennevi er cane pe' pisciallo, triste 
triste.
Capisco che c'hai er patè d'animo pe' la guera, de fronte a 'ste
cose restamo tutti putrefatti, ma nun vorei che sodomizzassi er
tutto; capita anche a me de senti' come 'n dolore 'n mezzo allo
sterco, come che avessi fatto troppo bidi bolding, quanno che sento
parla' l'ambientalisti islamici, e m'arivano certe zampate de
caldo... come sotto a li raggi ultraviolenti. Spesso ci si deve da
fermarsi e darsi una rifucilata, come Tomba dopo che vinceva 'no
Slavo Gigante, e siccome che anche l'ottico vole la sua parte,
(a proposito, ho saputo che da vicino ce vedi bene ma da lontano
sei lesbica) diciamo chiaramente che rispetto a 'sti arabi semo
agli antilopi, perché so' solo degli animali, che vivono allo
stato ebraico. Ora spezziamo un'arancia in favore della pace, è
inutile piangere sul latte macchiato, dobbiamo anzi uni' l'utero
ar dilettevole, evitando però de dacce la zuppa su li piedi!!!

Tu hai studiato molto, ma io sai so' n'auto de latta, ho iniziato
affliggendo i manifesti, quando c'era peluria d'operai, ma ora
vivo bene, anche se nun c'ho le piume de stronzo pe' famme aria.
Da vecchio non voglio più essere di sgombro a questo mondo, e
quanno che moro me faccio cromare.

Pace e pene

Franciesco Toti


sabato 18 febbraio 2012

A proposito di Amazon, e libri, e Kindle...

Riporto per archivio personale, ma anche per tutti, la segnalazione di una intervista, riportata da Tom's Hardware (www.tomshw.it) a Martin Angioni, Country manager di Amazon Italia.
Mi interessa soprattutto questa parte:


Veniamo a Kindle. Qual è stata la risposta del mercato italiano al vostro eBook Reader?
La risposta è stata ottima, migliore di quello che ci saremmo aspettati. Sia per  quanto riguarda le vendite del dispositivo, sia per quanto riguarda quelle del contenuto. Ovviamente analizziamo anche quanti libri vendiamo in proporzione a ogni Kindle venduto. In Italia stiamo andando bene in entrambe le misure. Questo è dovuto anche alla bravura di certi editori, per esempio Mondadori, che ha lanciato questa attività con prezzi molto favorevoli, incentivando fortemente la domanda.
Per esempio, ha appena messo in vendita il nuovo libro "Inseparabili" di Piperno a 6,99 euro. Un altro libro in testa alle classifiche è "Super Santos" di Saviano, in vendita addirittura a 0,99 euro e che è andato in testa alle classifiche.
Quali sono gli accordi con gli editori? Dettano loro le regole e i prezzi?
I contratti che abbiamo con gli editori prevedono che il prezzo sia fissato da loro. La situazione è diversa a seconda dei vari paesi, ma quella dell'Italia è comunque uguale a quella di altri Stati. Noi certamente consigliamo gli editori, in base alle esperienze che abbiamo in altri paesi.
Amazon richiede che la versione eBook di un libro debba costare almeno il 30% meno rispetto a quella di carta.
Certamente il nostro mercato è anche influenzato dal fatto che i libri tascabili - in brossura (paperback) - non escano quasi mai in contemporanea a quelli cartonati, alzando parecchio il prezzo delle nuove uscite.
L'Italia è l'unico paese al mondo nel quale la relazione tra hard cover  e paperback è invertita. Negli altri paesi gli editori realizzano la maggior parte del fatturato con l'edizioni in brossura: da noi accade il contrario. In Italia c'è un ciclo di vita brevissimo delle novità e il 60% del fatturato viene fatto sugli hard cover, ovvero i cartonati
In realtà non ritengo che gli editori cerchino di imbrogliare il lettore proponendo come novità esclusivamente il più costoso cartonato. Dobbiamo tenere conto che in Italia si legge poco, solo 10% dei cittadini acquista libri. Inoltre siamo molto sensibili all'effetto novità: la maggior parte delle vendite si realizzano nei primi 60 giorni dalla data d'uscita del libro. Il mercato in Italia è completamente scollegato dall'economia. Proprio perché i lettori italiani sono pochi ma buoni. Nel mercato anglosassone i dati hanno oscillazioni più forti.
Qual è il segreto di Amazon come libreria online?
Il 90% dei libri che vendiamo sono titoli che vendono meno di 20 copie. Tendiamo a vendere non solo i best seller ma soprattutto la coda lunga, ovvero i titoli che non si trovano più in libreria.
Quando arriveranno in Italia Kindle Fire e l'eBook reader con il touch screen ?
Non posso espormi. Ribadisco solo che, quando Amazon fa le promesse, poi le mantiene.


Ecco. Chi volesse leggersi l'intero articolo, può trovarlo qui. 

Dunque, solo il 10 per cento legge libri. E queste non sono affermazioni di intellettualoidi, ma di uno che bada al sodo e guarda i numeri. E poi vi meravigliate della televisione che abbiamo, dei politici, e della situazione economica? E se da quel dieci per cento togliamo i libri di cucina, le cabale, gli oroscopi e quelli di Bruno Vespa, cosa rimane?
Buona riflessione!


mercoledì 15 febbraio 2012

I nomi dei personaggi... 2° Parte

A proposito dei nomi dei personaggi, eccone altri pescati qua e là dalle mie pagine della serie Colleverde ovvero Robin e Mary - Grandi Avventure.
Anche questi per caratterizzare il personaggio stesso e dire subito al lettore chi abbiamo di fronte...


Il conte Tenebrio Drakulia
dalla lontana Transilvania.




La contessa Asfizia di Sassonia
la petulante e asfissiante suocera del conte Drakulia





Losco Farabutti
l'implacabile affarista e finanziere





Vanesia Malalingua in Farabutti
degna moglie di Losco





Ruffio Lecconi
il viscido segretario personale di
Losco Farabutti





Prospero Benfatti
l'industriale buono e generoso,
esempio di come si possano fare
ottimi affari rispettando gli altri.



Okay, ce ne sono anche altri, eh! Datemi il tempo di metterli insieme.


martedì 14 febbraio 2012

I nomi dei personaggi...

Una buona caratterizzazione dei personaggi è elemento necessario del successo di un fumetto.
Secondo me, poi, il nome è addirittura importantissimo e ne ho sempre fatto un segno distintivo delle mie storie.
Rivedendo le storie scritte tanto tempo fa  ho trovato molti esempi di nomi simpatici che davano subito l'idea di chi avevamo di fronte.
Dalle prime storie di Rogers escono alcuni esempi significativi:


Otto Wrustel
Ovviamente tedesco di Germania!





Cemento Armato
capo degli indiani Ghiaioni.





Gatto Selvaggio
indiano sindacalista, ovviamente.
L'unico ad indire uno sciopero contro il
diseppellimento dell'ascia di guerra
senza contratto integrativo (categoria guerrieri).






Spia Rossa
l'indiano che avverte la tribù quando... è in riserva!







Ursola Semovente (figlia del capo)
 e Arco Acuto (suo spasimante obbligato)









Generale Godobronz
kazzutissimo comandante in capo delle forze inglesi.






Per il momento mi fermo qui. Vado a scoprire gli altri!




giovedì 2 febbraio 2012

Ecco il fumetto sul Kindle

Eccolo qua. Avevo sentito che era possibile inserire dei fumetti sul Kindle e vederli in toni di grigio. Me lo sono comprato e ci ho provato subito. Quella che vedete è una pagina appositamente montata per il Kindle, con vignette di Meg, il personaggio che ho creato per il Messaggero dei Ragazzi.



La foto non è granchè, ma mi pare che si veda abbastanza. Tenete presente che il Kindle non è retroilluminato (come lo schermo di un computer o di un televisore) e quindi ha bisogno della luce esterna (del giorno o di una lampadina) per essere visibile. In effetti la pagina è scritta in inchiostro elettronico (e-ink) che forma dei punti simili a quelli della stampa tradizionale.
Una volta che la pagina si è creata, questa resta fissa e il dispositivo non spreca più corrente. Per questo la batteria ha una carica che dura una settimana.

Comunque il fumetto (originariamente è a colori) si gode benissimo anche in toni di grigio. Ovviamente le vignette vanno montate di conseguenza, rifacendo il testo in modo che sia leggibile. Questo che ho caricato è un file PDF, trasferito con il normale cavetto USB.
Kindle legge, oltre al formato nativoAZW, anche i file PDF e anche DOC e HTML, oltre ai comuni formati immagine.
Insomma, è aperta un'altra strada e un altro mercato per i nostri fumetti! Viva Amazon!

A scopro di lucro, rimetto qui il link per comparvi il Kindle, se volete. In tal caso Amazon farà un regalo anche a me passandomi una enorme percentuale! Ecco qua:
Kindle: dispositivo di lettura wireless, schermo da 6" a inchiostro elettronico, Wi-Fi

Ho trovato un utile compendio sugli e-book pubblicato su Repubblica. Dà alcune informazioni utili per chi non ha tutto ben chiaro. Eccolo qua:
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/02/02/news/ebook_la_guida-29225798/



Ho comprato il Kindle!

Il 31 gennaio alle ore 11 circa ho ordinato un Kindle e il giorno dopo, alle 13, mi è già arrivato in una bella scatolina e con trasporto gratis. Se questa non è efficienza!



L'ho preso perchè mi piace la lettura ed ero curioso di vedere com'era leggere su questo coso, anche perchè avevo letto diverse recensioni positive. E poi perchè avendo sempre in mente l'idea di pubblicare ovunque i miei fumetti, volevo vedere se era possibile anche lì.
Ebbene ho avuto tutte le mie risposte e sono tutte positive.

L'oggettino è piccolo, leggero, gradevole, un po' retrò.
La scatola minimalista è ottimamente confezionata. Dentro c'è il Kindle e il cavetto per il collegamento USB al computer. Ah, già, e poi le istruzioni. Sono due paginette perchè poi c'è una guida enorme su internet al sito di Amazon.
Che ovviamente, essendomi registrato per compralo, mi riconosce per nome, mi saluta e mi fa vedere quello che mi piace di più, regalandomi degli ebook gratuiti e proponendomene altri da 0,98 Euro in su.

Il Kindle funziona bene e fa tutto quello che promette. Si carica in circa tre ore collegandolo al computer (c'è anche un caricatore a corrente elettrica, ma va comprato a parte e costa troppo secondo me (15 euro circa).
Una volta carico lo si accende (sul computer si vede come un qualsiasi archivio USB) e subito ti chiede di scegliere una rete Wi-Fi.
Scelta la rete e introdotta la password lui si connette e poi è pronto a funzionare e a anche a ricevere gli ebook che deciderai di comprare. Se vai sul sito, basta un click e l'ebook arriva in pochi secondi. Fantastico!
Ma attraverso il cavo USB si apre come una cartella e ci si può riversare dei PDF che magari abbiamo già e che si possono subito leggere.
E anche dei file in formato Epub. E anche dei fumetti! Si vedono in bianco e nero ma si vedono e si possono leggere molto comodamente. Quindi nei prossimi mesi vedrete dei miei fumetti anche sul Kindle, se vi possono interessare. Corro subito a lavorarci su.

Ah, dimenticavo i difetti. Ce ne sono , ovviamente.
Il foglio non è bianco, ma grigetto, anche se questo disturba meno la vista, credo.
Ovviamente le immagini sono tutte in toni di grigio (ma non sono male anche così).
Tutto il Kindle è grande la metà di un iPad e a me sembra che la pagina sia un po' troppo piccola. Cioè, se si usa un carattere piccolo va benissimo, ma se si ingrandiscono i caratteri per vederli meglio (eh, sì, con l'età la presbiopia sale a livelli altissimi) allora la quantità di testo visibile si riduce e questo mi disturba un po'.
Però così piccolo e leggero consuma meno; sta comodamente in tasca; costa meno. E poi è comunque molto più grande di un qualsiasi smartphone. Insomma non so se essere così piccolo è un difetto. Devo leggere di più e poi vi saprò dire.
Intanto, se vi interessa saperne di più, ecco un link utile:
Kindle: dispositivo di lettura wireless, schermo da 6" a inchiostro elettronico, Wi-Fi
Se lo comprate seguendo questo link credo facciano un regalo anche a me, per cui... grazie!