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sabato 26 settembre 2015

A proposito della felicità e di altre cose più tristi...

Su repubblica.it ecco un bel post, preso da un altro post... insomma una discorso che mi sembra importante segnalare, a me prima di tutto, e poi anche a chi interessa.
Essere felice è la cosa che mi ha sempre interessato e, avendo fatto molte scelte nella vita, alcune anche costose e difficili, mi sento chiamato in causa da quelli che pensano di aver costruito la propria felicità, invece che averla trovata per caso, o averla semplicemente lasciata andare.

Penso ad una carriera di ingegnere professionista lasciata per non subire i ricatti e i condizionamenti della corruzione e del malaffare; ad un lavoro inventato dal nulla pur di star vicino a mia moglie e ai miei figli che abbiamo cresciuto sempre insieme tra pappe, pannolini e tantissime coccole; ad una vita a lungo in affitto per rimanere indipendenti e liberi e infine a scegliere di  andarsene e lasciare un bel lavoro e bei soldi , piuttosto che sottostare ad ignoranti e a presuntuosi. Insomma ho sempre scelto la libertà e la felicità e sono sempre stato felice di possedere soprattutto la mia mente e la mia fantasia, l'amore della mia donna e l'amicizia dei miei figli.
Sono stato molto fortunato, ma anche avveduto. E quindi se sono felice, me lo merito. Capisco benissimo i discorsi del post perché comincio a diventare vecchio e, come sempre ho fatto nella mia vita, rifletto su cosa é stato e cosa sarà. Grazie alle conclusioni a cui sono arrivato o sto arrivando, non ho paura.



Essere più felici: queste 5 cose saranno importanti per voi quando vi guarderete indietro



oppure, se non più disponibile, leggetevelo qui sotto.


sabato 12 settembre 2015

Storie intorno al Sile

Tempo fa, in occasione di una serie di conferenze ecologiche organizzate dal Movimento 5 Stelle, avevo preparato una presentazione sul nostro bel fiume Sile che, essendo per molte caratteristiche, unico in Europa, merita di essere salvaguardato come una importantissima risorsa paesaggistica, economica e culturale.
Mi sono sempre più appassionato alla cosa, tanto che ne è uscita una bella raccolta di storie, perché il Sile e le terre su cui scorre ne hanno viste davvero tante, fin dai tempi più remoti. Credo che per parlare del Sile occorra prima di tutto conoscerne le vicende e sapere cosa ha significato per secoli per milioni di persone.
Ne basta una: forse, senza l'aiuto del Sile, la stessa Venezia non avrebbe potuto nascere o non sarebbe potuto diventare grande com'è diventata, visto che a Venezia non c'è acqua dolce e, soprattutto, non c'era l'energia di quelle circa 800 ruote di mulino che il fiume faceva girare soddisfacendo una miriade di necessità per tutto il territorio.
Se oggi dobbiamo proteggere e salvaguardare il Sile, se non vogliamo farlo per interesse guadagnando con il turismo, o per salvare l'ambiente, o per vivere meglio, dovremmo farlo almeno per riconoscenza.

Quindi, visto che abito lungo le sue sponde e vi sono stato ben accolto, per dare il mio contributo alla conoscenza del Sile e delle sue storie, pubblico liberamente su issuu.com la presentazione, formata da più di 200 diapositive, arricchite da una miriade di immagini ricavate da vari libri, trovati nelle biblioteche del circondario, e dalla rete.
Se avete voglia di saperne di più, godetetevela, e se qualcuno ha qualcosa da aggiungere contattatemi e vedremo come fare.
Seguono alcune diapositive di esempio.

Clicca qui per andare alla presentazione

Nota bene:
Potete scorrere la presentazione a due pagine affiancate per volta, ma se il vostro schermo è troppo piccolo, scegliete la modalità a pagina unica e a scorrimento verticale. Allargate a tutto schermo e scorrete le pagine con i tasti freccia Su e Giù.


Legenda dei simboli Issuu (da sinistra a destra):
Cerca nella presentazione;
Leggi a pagine affiancate;
Leggi a pagina unica (scorrimento verticale)
Allarga a schermo intero






giovedì 10 settembre 2015

Pensierino: Vita da escort? Perchè no, se è per scelta...

Su Corriere.it c' un articolo interessante sulla vita di una atleta americana cui piaceva talmente fare sesso da diventare una escort. Ora, dopo ogni sorta di sollazzi, si è pentita, è uscita dal tunnel e ha deciso di scrivere un libro per raccontare la sua storia.
Ecco qui l'articolo.


Ma, dico io, che bisogno c'è di pentirsi? E' proprio tanto grave amare il sesso e fare la escort per scelta?
Forse sì. Forse è proprio da vergognarsi usare godendoseli con gusto ed allegria gli attributi sessuali che Dio o la Natura ci ha dato (con annesse terminazioni nervose per sentire il piacere).

E' molto più accettabile ed etico e ragionevole squartarsi con asce e spadoni, sterminarsi con le bombe atomiche, lasciar morire di fame e di sete milioni di persone per pagarsi, che so, degli F35 da far scorrazzare nei cieli (e usarli per bombardare e mutilare altre persone).
Di questo non si scandalizza nessuno, anzi le fabbriche di morte sono quotate in borsa, i manager sono strapagati e osannati... affinché con i soldi possano comprarsi le vergognose escort.







martedì 1 settembre 2015

A proposito di migranti... ecco alcune cose da sapere.

Un articolo di Repubblica fa il punto sulla situazione dei migranti. Lo posto qui per ricordarlo a me, prima di tutto, e poi per farlo leggere a voi, se vi interessano i dati, piuttosto che le dicerie e i commenti da bar.
Potete leggerlo qui.

Anzi, per essere sicuro di non perderlo, lo ricopio tutto qui sotto. Spero che Repubblica non me ne voglia, ma il problema è troppo importante per seppellirlo sotto meschine diatribe da copyright.
Un grazie e un bravo all'autore Vladimiro Polchi.

Alla fine faccio alcune mie considerazioni.



Domande & risposte / Cie, Cara, Profughi, Dublino, Diritto d'asilo. Costi, procedure, tempi. E poi cosa fanno gli immigrati in Italia. In queste 40 domande e risposte tutti i punti da tenere presenti quando si parla del problema migranti




- LA GESTIONE DELLA PRIMA EMERGENZA - 

Quanti sono i centri d'accoglienza oggi in Italia? 
La rete dell'accoglienza in Italia è gestita dal ministero dell'Interno e  si articola in:

  • 14 centri di accoglienza (Cpsa, Cda, Cara)
  • 5 centri di identificazione ed espulsione (Cie)
  • 1.861 strutture temporanee
  • 430 progetti del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)
Quest'ultimo, istituito dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Viminale, è affidato all'Anci (l'associazione dei comuni italiani).

Che cosa è un Cpsa? 
In questi Centri di primo soccorso e accoglienza (è il caso di Lampedusa) i migranti appena sbarcati ricevono le prime cure mediche necessarie, vengono fotosegnalati, possono richiedere la protezione internazionale. Successivamente, a seconda della loro condizione, vengono trasferiti nelle altre tipologie di centri (Cie, Cda o Cara).

Cosa sono i Cda e i Cara?