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martedì 20 novembre 2012

Autopubblicazione e vendite eBook - Considerazioni

Mi ha fatto una certa impressione un articolo uscito sul Corriere.it nei giorni scorsi: eccolo qua!

In particolare mi ha colpito la frase seguente:

"Paola Dubini ha presentato un’analisi elaborata dal Centro ASK Bocconi su una serie di dati fornita da BookRepublic, in cui sono stati messi in relazione l’andamento del mercato e i prezzi degli ebook.
Rispetto al 2010 risultano oggi cresciute le transazioni (100 nel secondo semestre del 2010 contro le 2.421 del 2012). In aumento anche i titoli (1.623 contro 13.965) mentre scende il prezzo medio per ogni transazione (da 5,62 a 2,87 euro)."


BookRepublic è un market piuttosto importante (è quello che vende più di tutti i miei fumetti, distribuiti attraverso Narcissus) eppure nel SEMESTRE 2010 ha avuto solo 100 vendite (comprese quelle gratuite) e ancora solo 2.421 nel  secondo SEMESTRE 2012! Cioè circa 400 copie vendute al mese, su un totale di 13.965 titoli in vendita. Questo vuol dire che in sei mesi  più di 11.544 titoli (più del 82% del totale) non hanno venduto nulla. Questo nell'ipotesi che ciascun titolo abbia venduto una
copia. Se qualcuno ne ha venduto 2 o di più, aumentano ovviamente quelli che hanno venduto zero.
Finalmente si è riusciti ad ottenere qualche numero che ci fa vedere qual'è la realtà dell'Ebook in Italia, in questo momento.

Continuiamo a fare un po' di conti, visto che la matematica (e SOLO la matematica) non è un'opinione.
Se il valore medio dell'ebook è 2,87 Euro, il 21% se ne va in IVA quindi resta 2,37 Euro da dividere tra autore e il resto.
A UltimaBook va il 10% e al Market venditore il 30%, quindi all'autore resta il 60% di 2,37 euro, cioè  1,42 euro.
Supponiamo che un autore per scrivere il suo libro ci abbia messo due mesi.
Per avere un equo compenso, diciamo 2000 euro lordi (a cui lo stato poi sottrae un altro 45% tra IRPEF e Contributi) e quindi 1100 euro, dovrebbe vendere 1408 copie.

Cosa non impossibile, in teoria, ma per il momento molto, molto, molto difficile, in pratica.

E tutto questo solo se l'autore si autopubblica.
Se ci fosse un Editore (che deve pagare se stesso, il direttore responsabile, la segretaria, l'amante, l'usciere, il caporedattore, il redattore, la donna delle pulizie, l'affitto dell'ufficio, il riscaldamento, ecc. ecc.) si capisce come gli Autori facciano la fame.

Quindi questa è la situazione e occorre averla ben presente quando ci si mette a scrivere. Io continuerò a farlo, ovviamente, perchè sono convinto che io sono più bravo, venderò di più e quindi emergerò. E lo stesso faranno e penseranno tutti gli altri che si sentono scrittori.

Sarà una bella gara, nella quale noi scrittori ci divertiremo e quelli che vendono acqua minerale, scarpe da ginnastica e integratori si arricchiranno.








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