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sabato 28 gennaio 2012

Semplificazioni, tariffe professionali, privilegi...cosa c'entra col fumetto?

C'entrano per vari motivi, primo tra i quali il fatto che tutti noi, prima di essere fumettari, siamo cittadini e quindi fortemente interessati che lo Stato Italia funzioni bene.
Nel mio caso però le ultime mosse del Governo Monti hanno un valore particolare perchè è stato proprio il malfunzionamento delle cose a spingermi, molti anni fa,  a fare delle scelte di vita che mi hanno portato a preferire il fumetto alla professione di ingegnere a tempo pieno.

Citerò un solo esempio: l'abolizione recentissima delle tariffe professionali minime obbligatorie.
Sapete cosa significa?
Pensate ad un istituto come l'IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) che debba costruire 3000 appartamenti, in varie parti d'Italia, a basso costo e da distribuire alle famiglie meno agiate.
Sembra logico che il Committente commissioni il progetto ad uno studio tecnico (magari Universitario, sfruttando le competenze sia dei professori che degli studenti) e prepari un UNICO progetto valido per tutti, perfezionandolo al meglio. Per esempio un tipico blocchetto 13x13 a tre piani più piano servizi
(cioè una palazzina di dimensioni 13x13 metri in pianta, a tre piani abitabili con due appartamenti per piano, e un piano terra con 6 autorimesse più vano scale).
Ne vediamo tutti palazzetti simili, costruiti in ogni lottizzazione di periferia. Si capisce come, analizzando quelli già costruiti e perfezionandoli ancora, sarebbe possibile arrivare ad un progetto STANDARD pressochè perfetto, sia dal punto di vista dei costi di costruzione, della sicurezza antisismica, dell'isolamento, dell'inquinamento, ecc.
Ebbene, sviluppato questo unico Progetto Perfetto (magari con qualche variante prevedibile solo per le fondazioni, ovviamente da adattare caso per caso) la cosa logica sarebbe replicarlo ogni volta che ce ne sia bisogno , personalizzando la struttura esterna solo con il colore o qualche finitura non strutturale.
Logico, no?
Ebbene, in tal caso, prima del decreto Monti, l'IACP (o chi per lei) avrebbe dovuto pagare il progetto della palazzina PER INTERO, OGNI VOLTA  CHE IL PROGETTO SAREBBE STATO REPLICATO.

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