E' quello che ho sempre pensato anch'io. Speriamo che gli Editori, ora che non devono più spendere denaro per la stampa, il trasporto e la distribuzione, decidano di investire i loro soldi nel finanziare gli Autori in modo da farli lavorare meglio di prima e fare affari insieme.
Ho detto INSIEME, nel caso non si fosse capito bene.
Altrimenti gli autori faranno affari da soli.
PS: Mia moglie Manuela ha cominciato ad usare il mio Kindle e adesso non lo molla più. Si può ingrandire il carattere a piacere, è leggero, la batteria dura settimane, non serve girare pagina e stancarsi le mani per tenere aperto il libro che vuole sempre chiudersi, si mettono i segnalibri, si portano con sè cento libri in una volta e si comprano con un click per pochi euro, a volte anche meno. Inoltre non serve spolverare la libreria. E' evidente che avranno successo! E aspettate che arrivino i lettori a colori e con meno di 200 euro...
Trovo paradossale che la Repubblica scriva questo articolo. O forse, molto più plausibilmente, non possono più ignorare un processo irreversibile? Un tempo eravamo il fanalino di coda negli acquisti di film in DVD poi quando hanno abbassato i prezzi, se non ricordo male, siamo passati ad essere primi in Europa. Che sia di buon auspicio.
RispondiEliminaA proposito del Kindle vorrei aggiungere che per lo schermo utilizza una tecnologia differente da quella dei cellulari.La tecnologia e-ink utilizza un sistema che "gira" delle sferette caricate elettricamente solo durante il cambio di pagina come potete leggere meglio su http://it.wikipedia.org/wiki/Carta_elettronica
RispondiEliminaLa cosa non è di poco conto visto che così la batteria ha un'autonomia spaventosamente alta e le radiazioni emesse sono molto, molto più basse (se poi si chiude il wi-fi è una favola!). Ideale quindi per bambini, donne incinta e voraci lettori di tutte le età!