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mercoledì 22 agosto 2012

In memoria di Sergio Toppi

E così se n'è andato anche Sergio Toppi. Certamente un grande del fumetto italiano. Addio Sergio, e grazie di tutto!
Su di lui posso raccontare un aneddoto importante.
L'ho conosciuto di persona grazie a Decio Canzio, quando lavoravo in Bonelli per scrivere "Il Piccolo Ranger".
Sapendo che mi piaceva il modellismo, il buon Decio mi parlò di Toppi raccontandomi che gli piaceva costruire una specie di soldatini, atteggiati come i personaggi dei suoi fumetti. Forse gli servivano anche per trarne ispirazione e immedesimarsi nelle storie. Era anche un modo per fare ricerca su di essi e documentarsi.
Io fui subito interessato e quindi semplicemente telefonai a Toppi (che ovviamente non mi conosceva) per farmeli mostrare.
Lui mi rispose molto gentilmente e mi invitò a casa sua. E lì vidi delle cose magnifiche!
I soldatini erano fatti di DAS e poi completati con particolari fatti di legno, carta, filo di ferro ecc. Alti circa 15-20 cm, rappresentavano indiani, trapper, guerrieri vari, poi dipinti a tempera e "sporcati" e usurati in vario modo, molto alla buona, ma tali da diventare alla fine assolutamente veri e meravigliosi.

Mi ricordo in particolare una canoa lunga circa 30 cm. trascinata in secco su una riva, con accanto una giubba rossa con il lungo fucile e un irochese che gli parlava concitato indicando verso FC con il braccio teso.
Una scena eccezionale! Quindi vorrei fare un appello agli eredi di Toppi (e da qui lo dico anche a Gianfranco Goria che so avere attenzione per queste cose) se fosse possibile fare una qualche mostra con quei soldatini di Toppi che sono opere eccezionali e che mostrano un'altro aspetto inconsueto dell'arte di quel grande disegnatore.
E non solo disegnatore e artista, ma anche, per quanto l'ho conosciuto,  persona mite, gentile, disponibile ed estremamente modesta.

Ovviamente appena arrivato a casa mi sono messo anch'io a costruire oggetti come i suoi. Eccone qua due per darvene un'idea. I suoi però sono assolutamente migliori e davvero andrebbero mostrati a tutti.



   

Nel mio caso, l'indiano è tutto modellato in DAS e poi rinforzato con una mano di vinavil diluito e poi colorato a tempera. L'erba è fatta con i peli di un vecchio pennello.
Le foto non sono granchè, ma se vi interessa le rifaccio meno di fretta e vi mostro qualche dettaglio.

Il cavaliere è ugualmente in DAS; la maglia di ferro è garza colorata di grigio, la sopravveste è un fazzolettino di carta imbevuto di vinavil diluito. Lo scudo è di DAS, l'elmo un tappo di sughero rivestito di cartoncino e poi colorato di grigio e di vernice dorata. Le corna sono di legno, idem per la spada e l'ascia. Le cinture sono di cartoncino e le fibbie di filo di ottone.
Tutte tecniche riprese da Toppi. Quella canoa, tutta di cartone e di listelli di cartoncino (per le nervature) era semplicemente fenomenale e me la sogno ancora oggi. E poi la posa della giubba rossa e dell'irochese! Che peccato!
Toppi non può essere morto, e neanche Jobs, o Sergio Bonelli.... l'Universo non potrebbe accettare un simile spreco. Sono sicuramente da qualche altra parte e magari sghignazzano di noi...




1 commento:

  1. Spero anch'io che gli eredi del grande Toppi possano farci vedere quelle piccole grandi opere.

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