Saranno anche di circostanza, ma fa comunque piacere ricevere tutti quei bei pensierini che si affollano nella mia casella email.
Grazie a tutti.
Sono sessantatre ed è uno dei periodi più belli della mia vita, pieno di cose da fare, da sperimentare, di nuove idee da sviluppare. Il grande Norman Rockwell sintetizza perfettamente quello che voglio dire... con la fantasia si può fare tutto, arrivare ovunque e non avere bisogno di niente.
Ogni stagione ha le sue cose belle e bellissime, basta fermarsi un attimo e vedere, oltre che guardare.
Inevitabilmente penso a come andrà a finire... ma ho una grande fiducia nella natura.
In fondo, vengo apparentemente dal nulla. Quante probabilità c'erano che qualche miliardo di cellule si unissero insieme casualmente a formare me? Statisticamente nessuna, eppure è successo. Quindi quel nulla era pieno di promesse, in realtà. Ma io non sono uno speciale; sono uguale a tantissimi altri. Quindi questo evento che è la mia nascita e la mia vita non è eccezionale, ma normale, quindi esistere è una cosa comune nell'Universo che, grazie alla ciclicità e all'eternità, ci regala l'infinito nel finito e viceversa.
Insomma credo che la vita sia come la notte e il giorno; il sonno e la veglia; la primavera e l'inverno... l'infinito nel finito. E che ci rivedremo tutti e che ci rifaremo gli auguri all'infinito, sotto diverse spoglie, ma comunque parte consapevole di una realtà sempre più ricca.
Quindi miliardi di compleanni ci attendono e miliardi e miliardi di auguri...
Mamma mia, tonnellate e tonnellate di regali e pasticcini!
Avremo dunque un futuro obeso?
Augurissimi!
RispondiEliminaBellissimo il post, mi piace pensare a miliardi di compleanni e di auguri. E a tonnellate di pasticcini. Sììììì! Ma non con risvolti cicciottosi, l'importante è sapersi tenere: non più di un dolcetto al giorno. Una torta a persona mi sembra più che sufficiente, mai esagerare...
Ancora e ancora auguri da Bea e Peppe.