Riposandomi, ho letto dei bei libri, uno in particolare, l'ho riletto per la quarta o quinta volta. "La Mente di Dio" di Paul Davies, Mondadori Editore.
Paul Davies |
Alla fine ne viene fuori che gli uomini di scienza sono i veri religiosi del nostro tempo, senza contare che la matematica è in un certo senso La Verità Assoluta, forse l'unica verità, come dice Oddifreddi, essendo valida per i cattolici, come per i mussulmani e gli atei.
Pensando a quelle cose, e agli uomini che pensano quelle cose, tutto il resto sembra molto meno importante e le beghe di tutti i giorni tornano alla loro vera dimensione. Anche i nostri politici.
Poi ho letto un altro libro, "La solitudine dei numeri primi", che invece non è un libro di matematica, ma la storia di due ragazzi che si sfiorano varie volte senza incontrarsi mai, come due numeri primi cosiddetti "gemelli" vicini, ma divisi da un numero pari. Una analogia matematica per spiegare la vita reale di due persone, due delle tante che compongono il mondo.
In effetti, siccome voglio scrivere, sto leggendo molto, come è logico che sia. E anch'io, con l'avvento del digitale, compro molti più libri di prima leggendoli sul mio Kindle.
Ma ovviamente sto anche scrivendo. Ecco che, dunque, vi propongo un mio racconto breve, che non ha niente a che fare con la matematica e la scienza, ma con la fantasia e il mistero. Questo racconto, "Le Macchine di Jacobs" era nato, pensate un po', per Topolino Mistery e poi invece è diventato un'altra cosa.
Se lo leggerete fatemi sapere cosa ne pensate perchè nel cassetto ne ho altri e potrei pubblicarne una discreta raccolta.
Effettivamente offre notevoli punti di riflessione. Mentre leggevo il tuo articolo pensavo anche alla chimica e a ciò che regola i legami tra gli atomi. E la fisica? Mi ha sempre sconvolto che nessuno sia in grado di osservare un atomo ma i fisici solo con ragionamenti matematici sono arrivati a scoprire e a farci comprendere le caratteristiche più impensabili. Mi piace l'idea di un sistema razionale che regola tutto. Mi piace molto. Ciao Giorgio sei un grande!
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