Quella che vedete qui sopra é la copertina del volumetto dei Grandi Classici (uscirà credo il 10 agosto) che contiene una raccolta delle storie di De Tops che ho reputato le migliori, anche se in realtà a me piacciono tutte. Comunque ho dovuto fare una scelta; ma quello che è più bello e interessante é che ho dovuto scrivere anche una "storia di raccordo" fra le varie avventure che, alla fine, è risultata una nuova storia con un finale che, in definitiva, porta a compimento tutta la serie.
Ma non temete; questo non significa che non ci saranno altre storie di De Tops. L'ultimo diario di cui parliamo é... l'ultimo di una serie pressoché infinita perché i nostri Topolino e Pippo di oggi trovano addirittura l'archivio segreto di De Tops, nascosto in un meandro del suo castello di famiglia, e pieno dei cimeli e reperti che hanno ispirato i suoi diari. Ogni oggetto racconterà una storia e altre potremo immaginarle noi dalle cose non dette e dalle suggestioni che tali oggetti potranno suscitare.
Dunque, nuove storie per De Tops. Alex Bertani mi sta con il fiato sul collo. Ma cosa raccontare? Dovrò leggere nuovamente i suoi diari, non c'è dubbio... oppure rifarmi a dei libri che ho letto ultimamente (e che ho inviato anche a Bertani) e che riportano, in un certo senso, proprio all'epoca in cui é vissuto il nostro baronetto e che contengono, guarda caso, degli spunti molto interessanti.
Non è sorprendente? Forse é da qui che potremmo creare una storia!
Gli atomi e le molecole non hanno COLORE. Sono i fotoni di luce che essi riflettono a colpire le cellule fotosensibili dei nostri occhi con particolari lunghezze d'onda. Le cellule (coni e bastoncelli) dei nostri occhi codificano le lunghezze d'onda in segnali elettrici che il nervo ottico invia al cervello. E qui, il cervello crea un'IMMAGINE TRIDIMENSIONALE della realtà che ci circonda assegnando un COLORE ad ogni particolare lunghezza d'onda, facendoci dintinguere le cose e i loro contorni.